martedì 21 ottobre 2008

Hugo e il Romanticismo.


Hugo fu iniziatore della battaglia romantica in Francia, coi drammi storici Hernani (1827) e Cromwell (1830). La prefazione del Cromwell divenne una sorta di manifesto letterario per i francesi contemporanei e dichiarazione, da parte dell’autore, di un’assoluta fede romantica. In questa prefazione, Hugo parte dal concetto della libertà di pensiero per arrivare a definire come l’opera d’arte deve essere: libera da schemi, da costrizioni, dai vincoli degli stili. Le uniche leggi che l’artista può seguire sono quelle della natura, della verità e dell’ispirazione; l’artista come l’ape che estrae il miele dal fiore, trae ispirazione da quello che lo circonda e lo trasforma senza che la realtà sia violentata dalla sua opera. Il vero talento artistico deve guardarsi dall’imitazione degli altri artisti, per quanto grandi essi siano, poiché i geni sono diversi anche se si nutrono della stessa materia. Ognuno, quindi, deve attingere alle proprie fonti per esprimere la propria personalità. Il rifiuto delle regole e dei modelli non sono però metodi per distruggere l’arte, ma per ricostruirla su nuove basi.
Il pregio fondamentale dello scrittore è la correttezza linguistica, espressa con una similitudine molto poetica: “le lingue sono come il mare, oscillano incessantemente”, quindi devono adattarsi ai pensieri che vogliono esprimere. La tradizione classicista poneva una rigida gerarchia, per cui la nobiltà dei generi più elevati, come la tragedia, esigeva di escludere dai temi e dalle forme ogni elemento quotidiano e triviale; lo stile ‘basso’ era riservato alla commedia. A questa concezione Hugo (che non a caso parla di ‘dramma e non di ‘tragedia’) oppone l’idea di una mescolanza di generi e livelli, che riproduca nell’arte l’infinita varietà della vita; in linea con questo concetto, l’artista può e deve esprimersi al di là degli stili, a seconda delle necessità espressive: può essere volgare, lirico, drammatico; sondare le linee più elevate come quelle più volgari.

Riporto qui un passo che mi è piaciuto particolarmente:
“Il Cristianesimo conduce la poesia verso la verità. Come quello, la musa moderna vedrà le cose da un punto di vista più alto e più ampio. Sentirà che non tutto nella creazione è bello nel senso umano, che il brutto vi esiste a fianco del bello, il difforme accanto al grazioso, il grottesco come altro lato del sublime, il male col bene, l’ombra con la luce. Si domanderà se la ragione limitata e relativa dell’artista può prevalere sulla ragione infinita, assoluta del creatore; se spetta l’uomo a correggere Dio; se una natura mutilata sarà per questo più bella; se l’arte ha il diritto di duplicare, per così dire, l’uomo, la vita, la creazione; se una cosa sarà migliore quando le saranno tolti i muscoli e l’energia; se, infine, essere incompleti è il mezzo per essere armoniosi. E’ allora che, fissando l’occhio su avvenimenti insieme risibili e formidabili, e sotto l’influsso di quello spirito di malinconia cristiana e di critica filosofica che notavamo più sopra, la poesia farà un grande passo, un passo decisivo, un passo che, come una scossa di terremoto, cambierà completamente faccia al mondo intellettuale. Essa si metterà a fare come la natura, a mescolare nelle sue creazioni, senza confonderle, l’ombra e la luce, il grottesco e il sublime, in altri termini il corpo e l’anima, la bestia e lo spirito; perché il punto di partenza della religione è sempre lo stesso della poesia. Tutto si tiene.”

9 commenti:

liberoPensieRoberto ha detto...

Il video è molto interessante, spero tu riesca a risolvere il problema dell'audio.

Per il resto che dire.. sei proprio bbbb..brava!

Ho deciso di darmi alla letteratura.. fai anche ripetizioni a domicilio? :PPPPP

Lauce ha detto...

Grazie per il commento...per quanto riguarda le ripetizioni, beh, sai che non sarebbe possibile! he he...e non c'entra la distanza!
Ci sentiamo Rò, a presto!

poliglotta ha detto...

complimenti sinceri, il blog è interessante e completo. Tornerò per i prossimi post.
Saluti.

Lauce ha detto...

Grazie mille Poliglotta! Il blog sta procedendo con calma, ma sono molto soddisfatta! A presto, ciao!

Versac ha detto...

azz k sekkia!! ;)

Lauce ha detto...

Ciao Versac! sono tutto fuori che secchia, fidati! ...mi mancava solo questa! he he :)

Anonimo ha detto...

Che belle cose che dici! E che occhi!

Com'è che cantava il vecchio Omero? "Sia tre volte beato tuo padre,
tre volte beata tua madre,
tre volte beati i tuoi fratelli:
ad essi si rallegri il cuore
tutte le volte che ti vedono danzare
e vedono le tue leggiadre forme
muoversi a ritmo di danza.
Ma ancora più beato sia
Colui che ti condurrà nella sua casa"

Lauce ha detto...

Ciao Anonimo!
ti ringrazio molto, capitano proprio nel momento giusto questi versi così positivi!

davide ha detto...

Qualcuno può spiegarmi chiaramente perfavore perchè il poeta chiama i suoi servi per chiudere la fontana? grazeee ;)